CAPITOL REEF

Moab – Torrey

Moab (Ut) a Torrey (Ut) – Km tappa: 300 – Km totali percorsi: 1910

moab-torrey

Moab (UT) –Giov 07 Giugno 2001: Nel programma che, a grandi linee, avevamo fatto nei mesi antecedenti la partenza era compreso un percorso formato da alcune “Scenic Byways” (ovvero strade di particolare interesse panoramico e paesaggistico). Si trattava della Colorado River Scenic Byway 128 , la Potash Scenic Byway 279 e la famosa La Sal Scenic Byway. Avevamo stampato tutte le mappe ed eravamo in possesso delle informazioni necessarie ma non so perchè non le abbiamo fatte!!! Ancora oggi mi chiedo perchè siamo andati via dopo due soli giorni invece che rimanere e completare tutto quello che avevamo progettato. Fattostà che a metà mattinata stavamo già percorrendo la US-191 North con tutto il nostro carico di valige ed effetti personali.

Goblins, goblins everywhere…

079Si incrocia poi la famosa Interstate 70 (I-70) che taglia trasversalmente la parte meridionale dello Utah. La imbocchiamo in direzione ovest e proseguiamo diritti per parecchie miglia. Appena scorgiamo la segnaletica che indica l’uscita 147 la imbocchiamo per immetterci poi sulla SR-24 che attraversa, in direzione sud, il San Rafael Desert. Il sole picchia fortissimo e la luce riflessa dal deserto quasi ci acceca. Davanti a noi però incombe qualcosa di minaccioso e non previsto: in un punto, lontano all’orizzonte, enormi e spessi nuvoloni neri non fanno presagire nulla di buono. Noi non ci facciamo troppo caso e pensiamo che, con tutto lo spazio che c’è, non è possibile che quella piccola parte di orizzonte venga ad intralciare proprio il nostro cammino. Su questa strada si incontrano pochissime automobili e ci si sente piccoli piccoli, immersi in uno spazio vastissimo. Arriviamo nel primo pomeriggio alla nostra prima meta della giornata: il Goblin Valley State Park. Ricordiamo sempre che trattandosi di uno State Park, e non di un National Park, il “National Park Pass” non vale nulla per cui si devono sganciare 4$ per l’ingresso. Questo posto sembra proprio essere uscito dalla penna di qualche scrittore Fantasy o qualcosa del genere. Bizzarre sculture di roccia spuntano dall’arido suolo desertico unendosi in folti gruppi. Prima qualche apparizione sporadica, poi pian piano più fitti fino ad arrivare alla vera e propria Goblin Valley. Sarà perchè non era ancora altissima stagione ma, quando siamo passati da queste parti, per fortuna, la presenza degli esseri umani era veramente bassa. Le automobili parcheggiate erano due o tre al massimo e non si vedeva traccia degli occupanti, quasi fossero stati inghiottiti dagli stessi Goblins. Si sentiva solo il rumore del vento e delle nostre voci. Per un po’ abbiamo ammirato dall’alto questo insolito scenario poi abbiamo deciso di addentrarci tra gli strani abitanti di questa valle. Un breve e ripido sentiero ti porta a stretto contatto con queste “creature” della terra e, per un attimo, puoi immaginare di aver lasciato il Pianeta Terra. Se vi trovate ad attraversare lo Utah non perdetevi questo luogo affascinante.

Capitol Reef stiamo arrivando…

Per continuare il nostro viaggio bisogna rientrare sulla sr-24 South…..e così facciamo. E’ incredibile come questa zona dello Utah riesca a farti sentire solo in mezzo al nulla. Possono trascorrere decine e decine di minuti prima di incontrare qualcuno sul tuo cammino e, anche se rifiuti il pensiero, in questi momenti viene quasi spontaneo pensare a cosa succederebbe se l’auto smettesse improvvisamente di funzionare…….puoi solo contare sulla buona sorte e sulla tua capacità di non fare cazzate (ricordate di avere sempre il pieno fatto prima di attraversare posti simili). Il pomeriggio avanza e con lui i nuvoloni neri che prima avevamo scorto, piccoli piccoli, all’orizzonte. Pian piano l’atmosfera limpida e luminosa lascia il posto ad una luce sempre più livida e tetra mentre, dentro di noi, i pensieri si addensano in una crescente preoccupazione. Ora il paesaggio si sta nuovamente trasformando, da una predominanza di toni gialli sta virando ad un rosso che non avevamo ancora incontrato prima…….un rosso scuro, quasi amaranto. Ormai non vi sono più dubbi, stiamo puntando direttamente nel cuore del temporale. Quando siamo nei pressi di Hanksville la SR-24 devia verso ovest seguendo il corso del Fremont River, mentre la strada che prosegue verso sud si trasforma in SR-95. Quando attraversiamo le poche case di Caineville l’ultimo sprazzo blu del cielo viene inghiottito da una oscura nube ed un primo possente tuono ci fa sobbalzare. Inizia a piovere a tratti e l’umore, all’interno dell’abitacolo, scende sensibilmente. Capitol Reef ormai è vicino e la strada prende a salire in piccoli tornanti tra rocce e rupi fino a che non arriviamo a Fruita quando ormai sono le 17 ed il temporale sembra non avere le idee tanto chiare. Attraversiamo quindi una prima volta questo parco poco frequentato dal grande pubblico……a prima vista sembra il più “selvaggio” di tutti quelli visitati fino ad ora. Fanno bella mostra di se il Capitol Dome, The Castle, i camini delleChimneys Rock e le Twin Rocks……ma noi andiamo spediti verso Torrey dove dovremo cercare un alloggio per la notte. Ci fermiamo solo qualche istante per scattare una foto ad un “Mule Deer” (Cervo Mulo) che fa timidamente capolino ai bordi della strada per uno spuntino (Vedi Foto).

Notte tempestosa!

080Torrey è un minuscolo paesino situato poche miglia ad ovest del parco, nella contea di Wayne. Appena arrivati, a lato della strada, si nota subito una piccola costruzione in legno con l’insegna che recita :”Tourist Information”. Benissimo, infatti qui non avevamo idea di cosa offrisse il mercato dei motel a parte un Super 8 di cui eravamo a conoscenza. Consultando il foglio con le possibili sistemazioni e i relativi prezzi decidiamo ugualmente di fare prima un salto al Super 8 per un “preventivo”. Nonostante la V.I.P. card, non siamo soddisfatti e passiamo oltre. Proseguiamo seguendo un consiglio della signora del tourist information: si va al Capitol Reef Inn Cafè. A prima vista sembra solo un semplice “cafè” ed io sono quasi propenso a lasciare perdere, ma Irene insiste ed entra nel locale per chiedere informazioni. Esce poco dopo con un accenno di sorriso e mi dice che hanno camere libere a 47,96$. Ok, affare fatto. Paghiamo subito per una notte e la proprietaria ci consegna le chiavi indicando una costruzione in legno posizionata nel boschetto retrostante, tutto molto rustico e pittoresco. La stanza è molto caratteristica e di nostro gradimento. Purtroppo continua a piovere e percepiamo il passaggio, sopra di noi, di vari fronti temporaleschi……..mah, speriamo che domani ci sia il sole. Come sempre, una volta sistemati i nostri averi, ripartiamo per una piccola pre-escursione nel parco ma arriviamo al visitor center quando ormai ha chiuso i battenti. Capitol Reef infatti non è un parco molto frequentato e non ha neppure un vero e proprio ingresso come quelli incontrati in precedenza. Ci accontentiamo allora di percorrere un primo tratto della “Scenic Drive” di circa 20 Km che inizia dal visitor center. Seguiamo la strada per un breve tratto e scendiamo in un punto particolarmente suggestivo……..acc#@*#!!……ma cosa succede?!?! Siamo aggrediti da uno sciame di moscerini indiavolati, proviamo a difenderci ma in poco tempo siamo costretti a ritirarci in auto……ma vaff…!!!! Ritorniamo a Torrey abbastanza presto visto che, causa maltempo, il buio ha ormai invaso ogni cosa. Avevamo addocchiato un Wendy’s situato lungo la strada del ritorno, pregustavamo già un bel hamburgerone con patatine e coca quando scopriamo la triste verità: era già CHIUSO!!!! Ma come chiuso? Alle 21,00 qui chiude tutto……ma non è possibile……la fame stava aumentando e con essa la mia rabbia. Proseguiamo verso il nostro alloggio dato che avevamo notato un’insegna “hamburger” in un piazzale lungo la strada. Raggiungiamo l’obiettivo e parcheggiamo velocemente ma…….la signora abbassa il vetro dello sportello e il cartello “closed” oscilla beffardo davanti ai nostri occhi…….grrrrrr……bussiamo vigorosamente e chiediamo, gentilmente, se possiamo ordinare qualcosa. Senza particolare simpatia la signora acconsente e così ordiniamo due hamburger con patate (niente di speciale, meglio le grandi catene Burger king, Jack in the Box e Wendy’s). Mentre attendiamo la consegna delle cibarie iniziamo a leggere alcuni avvisi attaccati al vetro e uno di questi ci cattura l’attenzione. Praticamente il sindaco invita la popolazione a stare all’erta e a frequentare una specie di corso di autodifesa in seguito ad un omicidio avvenuto poco tempo prima nella contea di Wayne……proprio dove siamo noi. Sarà per la misteriosa atmosfera che aleggia, sarà per il buio fitto e il fatto che i pochi locali chiudono stranamente presto ma questo avviso ci ha messo un po’ d’inquietudine. Ad aggravare la cosa il vento ha preso a soffiare con maggiore intensità sibilando in modo sinistro. Durante la cena poi, da vero cretino, mi sono dilettato in discorsi macabri e tenebrosi scherzando sul fatto che, nei pressi della nostra stanza, poteva nascondersi questo fantomatico assassino. Volevo solamente divertirmi un po’ cercando di spaventare Irene ma, alla fine, la cosa mi si è ritorta contro. Infatti, una volta coricati, è stato molto difficile prendere sonno. Strani rumori fuori dalla stanza ci tengono in tensione, le luci oscillano al forte vento disegnando forme sinistre alle pareti mentre i tuoni, cupi e profondi, non migliorano la situazione. L’assassino della Contea di Wayne ha “allietato” i nostri pensieri a lungo durante tutta la notte. Molto, ma molto tempo dopo morfeo ci ha accolto finalmente fra le sue braccia. 

Thunderstorm

083Torrey (UT) –Ven 08 Giugno 2001: Eravamo un po’ straniti dalla lunga e strana notte ma la luce del giorno ci riportò alla tranquillissima realtà di un paesino vicino ad un parco che ci ha veramente colpito per la sua natura insolita e selvaggia; e così dopo un breakfast degno di nota al Cafè dove alloggiavamo partiamo direzione del Visitor Center per prendere l’indispensabile “Official Map” indicante le caratteristiche del parco: percorsi, flora, fauna etc. Questa mattina il cielo è trafficatissimo di nubi che vanno e vengono, decidiamo quindi di rimanere al Capitol Reef ancora una notte visto che ieri non abbiamo potuto vedere quasi nulla. La caratteristica saliente di questa zona sono i “thunderstorm” temporali violenti ed improvvisi che riversano valanghe d’acqua tali da riempire i canyons di questo parco travolgendo tutto ciò che trovano:auto parcheggiate e turisti compresi. I suddetti simpaticissimi fenomeni atmosferici si formano da maggio a settembre: eravamo in Giugno! Ergo informarsi bene al visitor center prima di avventurarsi per i vari percorsi lungo gli stretti canyons e le gole dai nomi per altro significativi: Capitol Gorge e Grand Washper citarne solo due. E’ già mattino inoltrato quando terminiamo la chiacchierata con i Ranger riguardo al tempo atmosferico e pare non debba peggiorare ulteriormente durante le prossime ore. Partiamo allora alla volta di Grand Wash dove un sentiero, periodicamente invaso dall’acqua, si inoltra in uno stretta, profonda ed angusta gola. Occorrono circa due ore di cammino per percorrerlo tutto e risulta essere un’esperienza molto interessante. Quando avanzi sul fondo di questa fenditura con le pareti a picco che quasi non permettono alla luce di penetrare, hai come la sensazione di essere “in trappola”. Sulle pareti si vedono ancora chiari i segni dell’acqua che fino a poco tempo prima scorreva impetuosa…….e potrebbe farlo nuovamente in qualsiasi momento. Arrivati alla fine del percorso di andata, che sembrava non finire mai, ci riposiamo un attimo e, neanche a farlo apposta, veniamo assaliti da strani insetti che ci massacrano di punture nelle parti scoperte delle nostre gambe (soprattutto quelle di Irene). Riprendiamo quindi la via del ritorno con passo veloce in quanto il cielo si è nuovamente rabbuiato e in lontananza si odono tuoni minacciosi. Vi assicuro che non è piacevole passeggiare in questo posto con un temporale che incalza. Arriviamo alla macchina sfiniti per la “marcia forzata” ma felici di esserci arrivati. Nella foto potete vedere Irene nel suo caratteristico incedere. Riprendiamo l’auto e continuiamo lungo la “scenic road” fino ad arrivare al Capitol Gorge dove la strada diventa sterrata e numerosi cartelli informano gli escursionisti dei possibili pericoli. Senza pensarci troppo ci spingiamo con l’auto all’interno di questo stretto canyon fino ad arrivare in un punto dove non si può proseguire se non a piedi. Oltre quel punto, dove il canyon diventa ancora più stretto e imponente, si trovano i nomi dei primi pionieri della zona (Pioneer Register). Quando ormai è sera ci troviamo fuori da quei luoghi impervi e, dopo aver dato un’occhiata al Goosnecks Overlook, ci piazziamo al Panorama Point a scattare foto ad un tramonto dai mille colori. Cena da Wendy’s (questa volta ci siamo riusciti) poi a letto con un po’ più di serenità della sera prima.

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Motel e Varie

DATA CATENA TIPO PREZZO VOTO
07 Giugno 2001 Capitol Reef Inn 2 Queen Bed 47,96$ 8
08 Giugno 2001 Capitol Reef Inn 2 Queen bed 47,96$ 8