YOSEMITE N.P.

Three Rivers – Mariposa

Three Rivers (Ca) – Mariposa (Ca) – Km tappa: 350 – Km totali percorsi: 3911

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Three Rivers (CA) –Sab 16 Giugno 2001: Quando ci svegliamo non abbiamo ancora ben chiaro cosa fare e, dopo un breve breefing, prendiamo la decisione di partire alla volta del blasonatissimo Yosemite National Park…..scelta che alla fine si è rivelata non proprio azzeccata. Raccogliamo i nostri averi ed andiamo a sbrigare le pratiche per il chek-out. Non facciamo neppure in tempo a salire in macchina che dopo alcuni chilometri siamo nuovamente fermi. Indovinate a fare cosa? Ci siamo pappati altri due mezzi polletti alla brace con patatine e coca cola. Avevamo deciso di avvicinarci al parco dirigendoci a Mariposa, un paesino che si trova a circa 45 Km dall’ingresso vero e proprio del parco……non è proprio dietro l’angolo ma va bene ugualmente. Dopo esserci rifocillati lasciamo definitivamente questo splendido santuario della natura e scendiamo nuovamente a valle proseguendo sulla SR-198 fino a qualche chilometro dopo Visalia dove imboccheremo la Interstate 99 in direzione Nord. Dopo aver raggiunto Fresno lascieremo l’Interstate per prendere la SR-41 Nord arrivando quindi ad Oakhurst dove ci fermiamo per chiedere alcune informazioni. Questo paesino è, come Mariposa, una delle principali “porte” d’accesso per chi intende visitare il Prarco di Yosemite. Per questo motivo anche se non era nei nostri piani facciamo un salto al Tourist Information del posto a sondare prezzi e disponibilità. Rimaniamo parecchio delusi in quanto iniziamo a percepire che è quasi tutto al completo e gli unici posti disponibili sono quelli meno convenienti. Ripartiamo un po’ sfiduciati e con uno strano presentimento verso la nostra prima meta incamminandoci lungo la SR-49 in direzione Ovest. La strada è parecchio tortuosa e, a forza di curve, Irene inizia a sentire lo stomaco sottosopra. Per questo motivo prende la guida lei ed arriviamo così a destinazione a mezzogiorno passato.

Mariposa:”Sold Out”

bear_Una volta arrivati le cose non si mettono al meglio e i pochi motel che hanno camere libere se le fanno pagare molto bene. Finiamo così al “El Yosemite Motel” che ci concede l’ultima stanza disponibile alla modica cifra di 71,50$………mi iniziano a girare un pochetto le b—e, ma lasciamo perdere!!!! Iniziamo per la prima volta a capire cosa significa cercare un posto dove dormire nelle vicinanze di un Parco Nazionale all’alba di un week-end. Tra una cosa e l’altra abbiamo perso un sacco di tempo e quindi riusciamo ad essere sulla SR-140, che porta all’ingresso del parco, solo quando sono circa le 16,30….molto tardi. Sapevamo che la strada era lunga ma questa volta sembrava non finire mai. Durante la parte finale del tragitto notiamo che ci sono alcuni (pochi) motel lungo la via e ci fermiamo a chiedere info, ma i prezzi che ci sparano sono totalmente fuori dal budget che ci eravamo prefissati (tutti abbondantemente oltre i 100$). Finalmente scorgiamo l’ingresso con i Ranger e finalmente entriamo nel parco sempre accompagnati dal Merced River che scorre impetuoso alla nostra sinistra. Come al solito il Visitor Center si trova abbastanza distante dall’ingresso, così bisogna percorrere altri 25Km circa. Diciamo ora due parole riguardo ad un argomento molto importante: Gli Orsi!! Non dimenticate mai che Yosemite è la dimora di moltissimi orsi, onde per cui bisogna osservare alcune importanti regole per non aver problemi con questi splendidi animali. La prima e la più importante di queste regole è quella di non lasciare assolutamente nessun tipo di cibo all’interno della vostra auto parcheggiata. Gli orsi hanno un olfatto particolarmente sviluppato e riescono a percepire l’odore del cibo anche se incartato e chiuso nel baule. Questa precauzione oltre a proteggere il vostro mezzo fa si che l’orso possa continuare la sua normale vita al sicuro. Infatti una volta che un orso viene condizionato dal cibo umano, in un certo senso, non riesce più a “farne a meno” tornando sempre a cercarlo e diventando man mano sempre più aggressivo. Per questo motivo nel 1999 ne sono stati soppressi, dai ranger del parco, ben 4 esemplari. Inoltre dovete sapere che statisticamente, sempre nel 1999, gli orsi hanno danneggiato ben 1300 auto in cerca di cibo…..fate un po’ voi. Allora dove eravamo rimasti? Ah, siamo entrati nel parco quando ormai il pomeriggio stava volgendo al termine e, nonostante fosse Giugno, c’era moltissima gente. Vista la tarda ora ci limitiamo ad un giretto di ricognizione ed a scattare qualche foto al Half Dome durante il tramonto dal ponticello che porta al “Village”, ovviamente ci siamo dovuti fare largo tra i molti fotografi. Purtroppo di quelle foto non ne è venuta neppure una a causa di un errore nello sviluppo della pellicola (è stata praticamente “bruciata”). Quando ormai il sole è tramontato riprendiamo la lunga via del ritorno a Mariposa, ci facciamo un triplo cheese burger (Burger King) e facciamo una telefonata ad un “Bed & Breakfast” che avevamo trovato su internet prima di partire: “The Pelennor”. Chiamiamo senza troppe speranze e rimaniamo alquanto sorpresi nel sentirci dire che avevano posti disponibili e che la tariffa era di 40$ compresa la colazione…..mah!!! Domani vedremo. Strana giornata oggi, sicuramente facevamo meglio a stare un giorno in più a Sequoia evitando così di mischiarci alla folla di turisti che arrivano dalla vicina S.Francisco durante il week-end.

Yosemite:”Day 2″

img118Mariposa (CA) –Dom 17 Giugno 2001: Ci svegliamo con l’intenzione di lasciare questo Motel al più presto, facciamo i bagagli e ci dirigiamo velocemente al 3871 lungo la Hwy 49 South. Notiamo subito che il posto si trova alcuni km fuori Mariposa sperduto in mezzo ad una boscaglia. Entriamo nel cortile interno e vediamo la costruzione che era raffigurata nella foto sul sito internet……unica differenza è che quella foto non corrisponde al luogo dove effettivamente poi si alloggia. Infatti di fronte a quella graziosa casetta c’è un cartello che dice “Sorry, construction always in progress” ed una freccia indica di girare a sinistra lungo una stradina sterrata che, dopo circa 100 mt.,arriva ad un’altra costruzione molto più brutta e fatiscente. Rimaniamo un minuto in macchina un po’ titubanti ma poi decidiamo di scendere a dare un’occhiata più da vicino. Ci viene incontro un omone abbastanza strano e di poche parole, quasi burbero. Aveva un paio di jeans da lavoro ed una maglietta bianca con vari buchi, il tutto sorretto da vistosissime bretelle rosse, non sapevamo che pensare. Nonostante l’apparenza si rivela molto gentile e ci accompagna a vedere la stanza. L’ambiente che vediamo è al limite della decenza e il bagno in comune e’ forse un po’ sotto questo limite. All’interno dell’abitazione notiamo solo un’altra giovane coppia che, dal cartellino sulla valigia, sembra essere Israeliana. La casa ha ben quattro stanze con due bagni in comune e, dopo aver ispezionato accuratamente i lenzuoli, decidiamo di rimanere per una notte visto che nei dintorni la situazione alloggi è alquanto critica. Archiviato quindi questo “problema” ci mettiamo in tenuta da “trekking” e torniamo a Mariposa per un’abbondante “colazione” poi ripartiamo sulla lunga strada che porta al parco. Oggi il tempo sembra volgere al brutto anche se non al punto di piovere. Essendo Domenica c’è sempre moltissima gente in giro per cui parcheggiamo l’auto nei pressi del V.C. dove prendiamo il “bus ecologico” che ci porta alla prima meta del giorno, le “Yosemite Lower Falls”. La situazione è sconcertante, sembra di essere in Via Indipendenza a Bologna durante le feste natalizie, una marea di gente di tutte le razze sciama lentamente lungo i pochi metri che separano la fermata del bus dalle cascate. Passiamo circa un’oretta arrampicandoci tra gli enormi massi ai piedi della cascata cercando di lasciarci alle spalle la folla che si accalca nei pressi del wiev point. Arriviamo fino alla base della cascata dove finissime goccioline d’acqua ti bagnano quasi completamente  e rimaniamo a goderci  questo spettacolo in santa pace. Nel pomeriggio avevamo in programma il trail che porta alle “Upper Falls” ma abbiamo deciso di rinviare il tutto a domani visto che il tempo non accennava a migliorare. Decidiamo quindi di ripiegare facendo un salto al famoso “Mirror Lake” di cui avevamo sentito parlare e visto molte belle foto in Rete. Prendiamo nuovamente il bus, arriviamo all’omonima fermata e ci incamminiamo lungo semplicissimo sentiero asfaltato che, dopo circa 1,6 Km, arriva nei pressi di questo lago. Devo ammettere che la delusione e’ stata notevole in quanto quello che la guida DeAgostini chiama “delizioso laghetto” risulta essere poco più di una pozza con acque stagnanti e in alcuni casi maleodoranti……forse siamo stati sfortunati e il periodo non è quello giusto ma del delizioso laghetto non abbiamo trovato traccia. Per essere sicuri abbiamo percorso l’intero trail che parte da quel punto, ma alla fine riteniamo che non ne sia assolutamente valsa la pena. Il Mirror Lake si è rivelato essere poco più di una piccola palude. Ritorniamo quindi al Village con il solito bus e riprendiamo l’auto per fare un ultimo giretto nei dintorni. Mentre le prime ombre della sera iniziano a calare e il grosso della massa turistica se ne è andato riusciamo a fotografare molti animali che prima sembravano starsene ben nascosti. La nostra speranza è quella di incontrare un orsetto ma sappiamo benissimo che è quasi impossibile in quanto sono animali molto schivi e, se scendono a valle, lo fanno al massimo durante la notte. Ok, anche per oggi abbiamo fatto abbastanza, si rientra. Lungo la strada che porta a Mariposa iniziamo a fare mente locale e ci viene in mente che questa notte dobbiamo trascorrerla in quella strana abitazione sperduta nel nulla……mah, un po’ di preoccupazione inizia fare capolino. Sono circa le 21, abbiamo mangiato e siamo molto stanchi. La splendida giornata trascorsa ci ha distolto la mente dall’inquietante “B&B” ma ora il pensiero torna prepotentemente alla ribalta. Situazione: Ore 22 circa, buio totale, tanto che dalla statale facciamo fatica a distinguere la stradina che porta all’inquietante casetta dove vive il “burbero signore” con la sua compagna (moglie?!? boh). Ci conforta solo la presenza della coppia Israeliana con cui pensiamo di fare due chiacchiere in compagnia. Arrivati a destinazione ci chiediamo come abbiamo potuto al mattino accettare di passare la notte in quel luogo che sembra uscito da un film di Hitchcock. Ovviamente, come in un film del terrore che si rispetti, le scale cigolano, il buio è totale, il silenzio è assoluto a parte l’ululare del vento. Appena entrati in “casa” scoprimao con sommo disappunto che la coppia Israeliana se ne è andata!!! Siamo completamente SOLI!!!! Ispezioniamo accuratamente la casa e, viste le condizioni del bagno decidiamo, per questa sera, di saltare la doccia quotidiana lavandoci a “pezzi” nel misero lavandino (per fortuna che non abbiamo fatto la camminata per le Upper Falls). E’ quasi mezzanotte e, anche se vogliamo razionalizzare, la “paura” ci assale. La casa sembra essere stata abbandonata negli anni ’70, nella libreria ci sono moltissimi libri gialli e fumetti di quel tempo. Basta, ci stiamo facendo suggestionare troppo!!! E’ tutto OK!!! Andiamo a letto! Decidiamo così di chiuderci ulteriormente a chiave nella nostra cameretta riuscendo a prendere sonno solo dopo molto tempo……un sonno lieve e pieno di strani pensieri che si dissolvono solamente con l’arrivo dei primi raggi del sole. E’ stata la notte più lunga di tutto il viaggio!!!!

Lunedì 18:”Fuga dal Pelennor”

img129Mariposa (CA) –Lun 18 Giugno 2001: Sono circa le 6,30 del mattino ed il sole è già sbucato sopra l’orizzonte. Per chiudere degnamente il tema “Soggiorno al Pelennor” ci accade un’altro strano fatto. Siamo in uno stato di dormiveglia quando improvvisamente tre colpi secchi alla porta ci fanno trasalire. Rimaniamo immobili alcuni istanti prima di decidere di andare a vedere chi o cosa li ha provocati. Subito dopo ci alziamo e controlliamo ogni angolo della casa ma non troviamo traccia di anima viva e ancora oggi non sappiamo possa essere stato, forse un picchio? Mah!!! Ora che siamo ben svegli e il sole splende alto nel cielo tutto quello che abbiamo passato nelle ultime ore ci sembra uno scherzo, forse dovuto al fatto che eravamo completamente soli. Tutto l’ambiente intorno a noi riprende un aspetto più confortevole ed il “burbero” signore ci viene addirittura ad offrire un cesto di frutta fresca……si tratta veramente di una persona molto cordiale e gentile, niente da dire. Ora non voglio convincervi che sia un posto splendido ma sicuramente accettabile e, se non siete molto “sofisticati”, ve lo consiglio caldamente visto che i prezzi medi dei motel della zona sono alquanto alti. Inoltre dimenticavo di dirvi che il “Pelennor” è dotato anche di cucina che potete utilizzare a vostro piacimento. Alle 9 circa usciamo, carichiamo le valige ed il “burbero signore” viene a salutarci facendoci firmare il suo personalissimo “guest book” dove vediamo che qui hanno soggiornato persone venute da tutto il mondo……veramente una cosa simpatica. Oggi è lunedì e non essendo più in zona “week-end” riusciamo a prenotare una notte al “Mother Lodge” di Mariposa dove depositiamo le valige e ci prepariamo ad affrontare il famoso trail per le “Yosemite Upper Falls”. Arriviamo nuovamente all’interno del parco e facciamo prima una piccola fermata per visitare le “Bridalveil Falls” (vedi foto), le “cascate del velo da sposa”. Dopo questa piccola variante andiamo a parcheggiare l’auto nei pressi del punto da dove parte il trail e chiediamo qualche info ad un ranger su come muoverci. Ok siamo pronti, abbiamo con noi di tutto, dall’acqua alle tavolette di cioccolato ed anche un po’ di frutta, inoltre io sono carico come un somaro con tutta l’attrezzatura fotografica compreso il treppiede. Il sentiero viene catalogato come “strenous”, il che significa che per noi ci sarà da soffrire visto il livello di preparazione che abbiamo. Già dalle prime battute la salita attraverso il fitto bosco si rivela particolarmente ripida, il sentiero si sviluppa in strettissimi tornanti e si continua così per circa un’ora di cammino. Il bosco è pieno di vita e moltissimi uccelli dal colore blu elettrico col “pennacchietto” nero in testa svolazzano qua e là. Ad un certo punto, quando siamo già molto in alto, i tornanti cessano ed il sentiero prosegue verso destra costeggiando la montagna. Successivamente, dopo qualche centinaio di metri, si riprende a salire in modo ancora più ripido. Il sentiero ora è allo scoperto e sale lungo un fondo quasi sabbioso che rende il tutto ancora più faticoso. Dopo quest’ultima tirata riprendiamo a costeggiare la montagna entrando nuovamente in un fitto bosco per poi scendere e risalire alcune volte fino ad arrivare ai piedi delle “Yosemite Upper Falls”. Siamo molto stanchi, sono passate all’incirca due ore dalla nostra partenza a valle. Ci fermiamo a prendere fiato e a mangiare qualcosa godendoci lo spettacolo di queste cascate immersi nella natura e lontani dalla folla. Nella foto potete vedere come ero conciato dopo questa camminata. Il sentiero prosegue per arrivare fino alla cima delle cascate (Top of yosemite Falls) ma è catalogato come “very strenous” ed occorrono almeno altre due ore di cammino……..onde per cui abbiamo pensato che per oggi poteva bastare, magari un’altro anno, se torneremo, affronteremo anche questa prova. Ancora più dura della salita risulta essere la discesa a valle, infatti a causa del terreno particolarmente sconnesso e ripido si fa molta fatica, se poi aggiungiamo che ho parecchi chilogrammi caricati sulle spalle il risultato finale è un bel male alle gambe……ma nonostante ciò vi assicuro che ne vale la pena. Quando arriviamo finalmente alla macchina siamo molto stanchi ma contenti e soddisfatti. Chiudiamo la giornata facendo un giretto al village dove acquistiamo qualche souvenir. Alla sera scopriamo che anche a Mariposa è presente un “Pizza Factory” e, visto che ad Irene piace molto, ci fermiamo a mangiare una bella pizza. Il locale è molto caratteristico, l’arredamento è un po’ in stile anni ’60 e sulle pareti ci sono foto, magliette ed articoli di giornale riguardanti le imprese della squadra locale di football……..proprio come nei film. Dopo la pizza, un giretto per il paese e poi a nanna. Questa volta la nottata fu più tranquilla rispetto alla precedente……ci vediamo alla prossima puntata!!!

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Motel e Varie

DATA CATENA TIPO PREZZO VOTO
16 Giugno 2001 El Yosemite Motel 2 Queen Bed 71,50$ 6,5
17 Giugno 2001 B&B “The Pelennor” 1 Queen Bed 40,00$ Boh
18 Giugno 2001 Mother Lodge 1 Queen Bed 52,80$ 7